Parco delle Cevenne
Ernesto Beltramo
Venerdì 04/07/08 I^ Tappa S.Ambrogio di Torino – Florac 515 km
Partenza ore 8:30, optiamo per un trasferimento veloce in autostrada passando da Chambery e Grenoble, fino a Bollene.
Il Colle del Moncenisio dopo le piogge del mese di maggio, è chiuso per una frana, ( sic!) pertanto siamo costretti nostro malgrado, al transito attraverso il tunnel del Frejus.
A Bollene lasciamo la noiosa autostrada, che ci ha comunque permesso un rapido avvicinamento.
Inizio prova speciale in mezzo a vigne, generatori eolici, girasoli e centrali nucleari, in direzione Pont St. Esprit .
Da qui generalmente gli Italiani fanno direzione verso l'Ardèche per fare canoa, noi puntiamo invece verso Alès, porta delle Cèvennes
Pit stop a Seynes, alla “Farigulette” per divorare una côte de boeuf grigliata a meraviglia in un camino non proprio in regola con il D.L. 626 (la famigerata Legge Italiana che ha trasformato le cucine delle nostre Trattorie in cliniche)
Via di nuovo verso Ales dove incontriamo ,sulla nostra strada il “Pole Mecanique “.
Si tratta di un nuovissimo circuito per auto e moto, dove ne approfittiamo per fare una piccola sosta, per sgranchirci le gambe e rifinire la digestione della bisteccona, ammirando supercar e formule Renault che girano in circuito.
Rotonde e un po’ di traffico in uscita da Ales ed eccoci di nuovo in direzione di Mende, arrivo in prima serata all’Hotel Du Park di Florac, Tuffo in piscina, pression sotto gli immancabili platani della piazzetta, lauta cena al favoloso ristorante dell’Hotel poi, complice lo Champagne che ha coronato il compleanno di una passeggera, tutti a nanna.
Sabato 05/07/08 II^ Tappa Florac-Florac 250 km
Colazione del Viandante*, partenza ore 9:00 con spia dell’abs che lampeggia furiosamente sino all’ingresso delle Gorges del Tarn (panico, qualche timido accenno di frenata, poi sempre più deciso sino a verificare che, nonostante le luminarie accese, tutto funziona regolarmente!!!)
Arriviamo St. Enimie prima delle 10 con una temperatura ancora fresca ed in tempo per assistere ai preparativi di una festa medioevale che si svolgerà nel pomeriggio, foto, souvenirs, caffè petit (!) e via in direzione di Millau prima dell’arrivo di orde di Turisti. (le spie intanto non lampeggiano più… mah!)
Percorriamo la strada delle gorges , estremamente suggestiva, con scorci su paesi da fiaba e a mezzogiorno siamo sotto al ponte “Più alto del Mondo".
E facile socializzare, troviamo un paio di “ Motard “ di non primo pelo, provenienti da Albi (Yamha. xj1300, bella moto!) . Dopo uno scambio di impressioni e di complimenti, ripartiamo in direzione del Monte Aigoual.
Lungo la strada le sirene incantatrici delle grotte di Dargillan, la cave di Roquefort (il formaggio) e l’Abime di Bramabiau, non ci tentano, con disappunto delle nostre passeggere.
Oggi ci dedichiamo alla guida , la nostra grande passione .
Alle 16 siamo in cima all’osservatorio meteorologico più famoso di Francia., il Monte Aigoual. Dalla sommità si spazia 360° sulle Alpi, sulle Cevenne, sulla Camargue e sul mare…uno spettacolo indimenticabile.
Nella visita al museo meteorologico annesso all’osservatorio, traspare tutta la passione per il lavoro degli scienziati e dei tecnici che si isolano in questo eremo per lunghi periodi dell’anno (d’inverno la neve può arrivare a 8 -9 metri d’altezza nonostante i soli 1567 m di quota…bellissimo).
Riscendiamo, con molta calma, verso Meyeur e risaliamo ancora più lentamente verso il Causse Méjan, un maestoso altopiano dove il cielo azzurro, le nuvole bianche, il giallo dei campi di grano e il verde dei prati si confondono in un delirio di colori, peccato che la batteria della Ixi sia alla fine.
Al campo volo dell’altopiano il ”traino” è già nell’hangar, anche il giro in aliante sulle Gorges è rimandato alla prossima volta.
La bottiglia di Châteauneuf-du-Pape che centelliniamo durante la cena, ha un sapore particolare, è quello delle curve, delle toccatine di cavalletto nelle pieghe, delle albicocche mature consumate sulle rive del Tarn, del profumo di liquirizia in autostrada, del calore e della presenza degli amici nei momenti difficili… domani si rientra.
Domenica 06/07/08 III^ Tappa Florac-S:Ambrogio di Torino 475 km
Colazione del viaggiatore** ( Più sostanziosa di quella del viandante, in linea di massima si raddoppiano le dosi!!! ).
Partenza alle 9:02, nella notte uno scroscio di pioggia ci ha fatto ritirare in fretta e furia gli stivali dal terrazzino della camera e alcune nuvole ancora volteggiano minacciose sulle nostre teste. Pochi chilometri della Corniche des Cevennes (praticamente un circuito…per lungo) ed inizia a cadere una pioggerellina sottile, temiamo il peggio ma per fortuna dopo poche curve in discesa affrontate con circospezione (prima volta con la Kappona in montagna sotto l’acqua!) rispunta il sole!
Attraversiamo Anduze e facciamo sosta ad Uzes, cittadina molto bella da visitare .
Purtroppo per colpa della curiosità femminile ci perdiamo… a piedi! sprecando un po’ di tempo per ritrovarci. Dobbiamo ripartire, pazienza, la famosa piazzetta con il pavimento in legno la vedremo una prossima volta.
Lasciamo la Provenza attraverso la Drome con le sue dolci colline fino a Nyon, poi puntiamo direttamente verso l 'Italia con obbiettivo intermedio Gap
Bistecca e patatine a Serres, giusto in tempo per evitare un piovasco,la strada larga e scorrevole ci porta sino a Gap.
I soliti temporali estivi ci accompagnano attraverso il lago di di Embrun, sino a Briancon, dove, dopo kilometri di bella guida,in vista del l Monginevro, ci ritroviamo con rammarico nel traffico domenicale di rientro.
Ancora 80 km e ...... siamo a casa , in Italia...... Ci mancate Cevenne!!!!!!