Provenza e Camargue
Pastore & Pecorella
ITINERARIO: Provenza e Camargue - 25-30 Aprile 2012
Moto: BMW K1600GT
Totale km percorsi: circa 2.100
Spese sostenute: circa 1.000,00 €
1° GIORNO - 25 aprile
Zola Predosa - Moustiers S.te Marie (km 650)
Il tempo sembra essere dalla nostra parte stamattina; una bellissima giornata con 16°C alle 9:00 del mattino è di ottimo auspicio. La moto è già pronta da ieri sera, che con cura avevo controllato e caricato a dovere. Effettivamente noto che la gomma posteriore è quasi da cambiare, e cosciente del fatto che faremo pochi km, mi prometto che al rientro andrò immediatamente a fare il cambio gomme. Facciamo subito il pieno per poter sfruttare appieno le prime ore di viaggio, senza interruzioni. Proseguiamo per Piacenza, dove imbocchiamo la A21 in direzione Torino, dove ci fermiamo per la prima sosta dopo oltre 300 km. Pranzo veloce in autogrill per abbinare alla sosta benzina anche quella del pranzo, così facendo evitiamo di fare un’ulteriore sosta. Continuiamo in direzione Oulx, dove abbandoniamo l’autostrada per immergerci sulle statali. In direzione Briancon la strada è molto interessante, ed avvicinandoci alle montagne comincia a calare notevolmente la temperatura. Arriviamo a Vars dove a bordo strada c’è davvero tanta neve, e le giacche riscaldate fanno il loro egregio lavoro, anche perché la temperatura è scesa fino a 3°C. Le strade sono pulitissime, anche se bisogna prestare la massima attenzione al ghiaccio ed alla neve che si scioglie a bordo strada. Attraversiamo Barcelonette e Digne, e poco dopo si cominciano ad intravedere i campi di lavanda a bordo strada, ma purtroppo siamo un po’ in anticipo, in quanto comincia la fioritura a fine maggio. Arriviamo a destinazione (Moustiers) dove fortunatamente troviamo subito una chambre d’hotes molto carina (oltretutto mi fanno parcheggiare la moto davanti alla camera). Scaricati i bagagli ci facciamo una passeggiatina in centro (davvero molto caratteristico) dove ceniamo.
2° GIORNO - 26 aprile
Moustiers S.te Marie - Moustiers S.te Marie à Tour del Verdon (km 130)
Classica colazione francese con croissant, baguette, burro e marmellate…e poi si parte all’esplorazione del parco naturale del Verdon. Non so se tutti sanno che il nome Verdon significa “dono verde”. Vertiginose pareti calcaree incombono dall’alto, alcune alte più di 700 m. Ci dirigiamo verso le Palud du Verdon dove, poco dopo il paese, imbocchiamo la strada D23 (route des cretes) percorrendola in senso orario. Percorsi i 23 km di questa strada panoramica, ci dirigiamo verso Rougon, dove raggiungiamo una creperia “spaziale” (per essere sinceri questa ce l’hanno suggerita), la quale ci accoglie con i tavolini all’aperto che si affacciano su una meravigliosa finestra che la natura ci ha messo a disposizione. Dopo poco, ci accorgiamo di quanto avevamo letto sulla guida, ovvero che questo paesino è un vero centro di avvistamento di avvoltoi, che possono raggiungere anche i 2,8 m di apertura alare. Alzando gli occhi al cielo notiamo subito oltre una decina di rapaci che planano nel cielo a diverse altimetrie. Ripartiamo per percorrere la rive gauche (la riva sinistra), per poi rientrare a Moustiers, per fare una passeggiata tra i negozietti del paese. Per chi non lo sapesse Moustiers è rinomata per le sue ceramiche smaltate e magistralmente dipinte. Cenetta a “la Cantine”, un ristorantino davvero molto interessante, molto contenuto come spazi al proprio interno, ma merita davvero di essere testato.
3° GIORNO - 27 aprile
Moustiers S.te Marie – Les Saintes Maries de la Mer (km 210)
Questa mattina partiamo con un percorso attraverso i campi di lavanda, che però non riescono a mostrarsi nel loro splendore (periodo non idoneo per vedere la lavanda). Il paesaggio è molto bello e ci accompagnerà per tutta la giornata. Arriviamo a Valencole e poco dopo ripartiamo verso la destinazione che ci siamo prefissati oggi, ovvero Les Saintes Maries de la Mer. il viaggio è molto piacevole, senza traffico e con una temperatura che raggiunge anche il picco di 28°C. nei pressi di Saintes Maries de la Mer ci sono lunghissimi rettilinei dove si possono ammirare pascoli di tori e cavalli (la maggior parte bianchi) liberi di pascolare nell’immenso verde che li circonda. Troviamo un alberghetto 2 stelle al limite della nostra dignità di viaggiatori, che ci convince a fermarci, in quanto, non avevamo molta voglia di investire ulteriori risorse alla ricerca di un posto dove dormire, e soprattutto perché aveva un posto recintato e al coperto per la moto. Vi racconto anche di un piccolo “incidente di percorso”, fortunatamente finito nel migliore dei modi. Dopo aver scaricato i bagagli, dobbiamo passare nuovamente dalla moto per prendere la guida che è rimasta nella borsa laterale. Non so come mi è venuto in mente, ma ho voluto controllare che le gomme fossero ancora in buono stato per poter terminare il viaggio, e per fortuna che ho fatto questo controllo. Noto con sorpresa che la gomma posteriore è “finita”, e si vede la carcassa della gomma, proprio al centro della stessa…accidenti…questa proprio non ci voleva!!! In queste condizioni non possiamo certamente proseguire il viaggio. Tramite l’ufficio informazioni turistiche del posto, troviamo il concessionario BMW più vicino e ci accertiamo che abbia un treno di gomme disponibile per il K6. Fortunatamente lo troviamo, si trova a circa 50/60 km, ed ha le gomme, ed oltretutto anche se l’indomani è sabato, mi accoglie al mattino presto per fare il lavoro…diciamo che siamo stati davvero fortunati, in una situazione che poteva rovinarci i pochi giorni a disposizione.
4° GIORNO - 28 aprile
Les Saintes Maries de la Mer – Salon de Provence (km 240)
Sveglia alle 7:00 e mi avvio da solo (ho preferito andare da solo lasciando la Pecorella in Hotel per evitare che potesse succedere qualcosa durante il tragitto e sentirmi in colpa per l’accaduto) con molta cautela verso il concessionario BMW. Pochissimi minuti dopo il mio arrivo faccio l’accettazione, e poco dopo ci stanno già lavorando…adesso si che sono più tranquillo!! Torno a prendere la Pecorella e ci dirigiamo verso Aigues-Mortes, un meraviglioso borgo medievale attorniato dalle mura ancora in ottimo stato. Ripartiamo in direzione Arles, dove riusciamo ad ammirare l’arena, costruzione simile nella forma al Colosseo, ma di dimensioni molto più contenute. Facciamo un giro anche in una piazza piena di caffè, tra cui il “cafè de la nuit” che ricorda quello immortalato da Van Gogh nel suo celebre dipinto “cafè-terrace sur la place du forum de nuit”. Spostandoci da Arles ci fermiamo a vedere il “Moulin de Daudet” a Fontvieille (bello e veloce da vedere), per poi ripartire poco dopo alla volta di Baux de Provence, uno tra i più bei borghi di tutta la Provenza. Ed effettivamente merita una visita; è davvero ben tenuto e molto interessante da visitare. Un po’ stanchini dalla giornata molto intensa, decidiamo di indirizzarci verso Salon de Provence dove pernottiamo in un hotel un po’ particolare, che scopriamo avere annesso un ristorante molto interessante che prontamente andiamo a testare J.
5° GIORNO - 29 aprile
Salon de Provence – Roussillon (km 150)
Destinazione Avignone, e dopo aver parcheggiato in centro (questa è la comodità delle 2ruote) visitiamo il maestoso Palazzo dei Papi ed il ponte “rotto” di San Benezet. Decidiamo poi di lasciare Avignone per andare a visitare la Fontaine de Vaucluse. Paesino davvero molto gradevole, anche se piccolino, e ricco di tantissimi posticini dove poter mangiare. Dopo pranzo attraversiamo questo tranquillo paese medievale, attorniato da ombrosi platani che costeggiano le acque di colore verde giada del fiume che lo taglia attraversandolo. Dopo una decina di minuti a piedi, arriviamo alla sorgente dove le acque si tingono di smeraldo, ed una profondissima pozza smeraldina forma la Fontaine de Vaucluse (dicono che abbia una profondità di oltre 300 m). Lasciato il borgo inseriamo nel navigatore il paesino di Gordes, dove nei pressi si trova l’abbazia di Senanque (fotografata e riportata su tantissime cartoline della Provenza, attorniata dai campi di lavanda). Attraversando le strade di Gordes, siamo circondati da bellissime costruzioni in pietra, tra le quali spiccano diverse strutture di Charme 4 e 5 stelle. Ci indirizziamo infine verso Roussillon, dove troviamo una graziosa chambre d’hotes molto vicina al paese dove poter pernottare. Ceniamo in un ristorantino veramente straordinario di nome “La Treille”. La cura e la particolarità dell’interno del locale sono unici, e le salette sono imbandite in maniera ricercata, ma con la massima semplicità. Una musica prima arabeggiante e poi tribale fa da sottofondo musicale alla cena migliore in assoluto della nostra breve vacanza.
6° GIORNO - 30 aprile
Roussillon – Zola Predosa (km 720)
Al nostro risveglio il tempo non promette nulla di nuovo, e mentre carichiamo i bagagli sulla moto comincia a piovere. Il nostro obiettivo era quello di dirigerci verso Saint Tropez ed attraversare la Costa Azzurra nel rientro. Al primo distributore di benzina dobbiamo fermarci qualche minuto perché la pioggia è davvero battente. Visto le condizioni climatiche, decidiamo di inserire sul navigatore “casa”. Di buon passo ci indirizziamo verso Aix en Provence, per poi puntare verso Nizza. La pioggia non intende arrestarsi, ed a tratti è davvero intensa. Facciamo una tirata unica fino a Ventimiglia per la prima sosta benzina. Dopo un velocissimo pranzo ripartiamo verso casa. Solo a Piacenza smette di piovere per poche decine di km. Dopo l’ultima sosta a Parma per l’ultimo pieno, non ci fermiamo più. Bella tirata anche oggi e…viaggio finito.